mercoledì 9 giugno 2010

Boscoreale\Terzigno: La polizia carica i manifestanti antidiscarica+intervista prof.Genovese


09 giugno 2010Il 4 giugno 2010, alle ore 22:00, circa 500 cittadini del comprensorio vesuviano si sono incontrati nella rotonda di via Panoramica, a Boscoreale, per una manifestazione promossa dal Movimento Difesa del Territorio-Area Vesuviana.
Le parole d'ordine, quelle di sempre: no a discariche ed inceneritori, per il Trattamento Meccanico Biologico a freddo dei rifiuti, per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate, per l'avvio reale della differenziata porta a porta, per riciclo, riuso e compostaggio, per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate.

Alle 23.30 circa, un corteo improvvisato diretto alla discarica ex sari, è stato bloccato quasi subito dalle forze dell'ordine. I cittadini sono poi scesi di nuovo sulla rotonda per bloccare il flusso dei camion diretti alla discarica.
Poco prima delle 02:00 la polizia è intervenuta per forzare il blocco.
La popolazione a quel punto si è raggruppata sull'aiuola della rotonda, liberando la strada.
Come si può vedere dalle immagini, la polizia è salita sul marciapiede e ha caricato i manifestanti, tentando di sequestrare cellulari e video camere.
Il cordone delle forze dell'ordine ha poi spinto la popolazione per alcune centinaia di metri, verso via Promiscua. A quel punto si è udito un petardo sulla rotonda quando però i manifestanti erano ormai lontani.
Negli scontri una manganellata ha distrutto la macchina fotografica di un giornalista.
Il bilancio finale è di tre i fermati, tra cui un professore universitario e alcuni feriti tra i manifestanti.
A seguire un'intervista al Prof. Angelo Genovese (Univ.Federico II), uno dei fermati.

A cura di
GiACoMo Acunzo
www.ilgazzettinovesuviano.com

giovedì 3 giugno 2010

Chavez attacca Israele: ''Assassini e terroristi''

2010/05/29 Continua la protesta dei dipendenti dell'ex stabilimento di birra Peroni



All'interno dell'ex stabilimento Peroni di Miano (Napoli) si festeggia l'apertura del Napoli teatro festival. Un'occasione culturale per la città di napoli? Forse.

Certamente una passerella per politici e imprenditori del settore che per questa manifestazione hanno giovato di circa 350 mila euro di soldi pubblici stanziati dalle istituzioni locali.

All'esterno della struttura 25 operai/e dell'ex stabilimento assieme alle rispettive famiglie.

Protestano, perchè è da circa un anno e mezzo che non percepiscono alcun sussidio e perchè è dal 2004 (anno di chiusura del birrificio) che viene evaso l'impegno concordato con un patto para sociale per il loro rinserimento.
Mentre sui terreni dell'ex birrificio si prepara una nuova speculazione edilizia...

Per tutto il pomeriggio un presidio con gazebo, volantini, mostra fotografica e un contro-spettacolo teatrale che ha provato a "disturbare" l'ingresso del festival. Tutto con lo scopo di denunciare un'insostenibile situazione che si protrae da troppi anni e per smascherare comune, provincia e regione tanto sensibili all'arte e alla cultura quanto indifferenti al dramma occupazionale di questi 25 ex-lavoratori, alcuni dei quali con oltre 30 anni di servizio.

da Clash City Workers