mercoledì 16 dicembre 2009

"Ufficiale: Berlusconi è mortale e prende cazzotti come tutti"


A prescindere dalle motivazioni o dalla storia personale di chi ha ferito Berlusconi, non possiamo che constatare che l'aggressione al presidente del consiglio non è altro che un gesto automatico, un riflesso condizionato verso un personaggio e un governo che fanno dell'offesa, dell'aggressione verbale e dell'arroganza una pratica comunicativa quotidiana. D'altra parte un governo che schiera gente come Berlusconi, Brunetta, Borghezio, Calderoli, Vito, deve essere consapevole che prendere un cazzotto è una possibilità da mettere in conto.

Invece di un grottesco atto terroristico, che l'avrebbe sicuramente trasformato in martire, Silvio Berlusconi ha riscosso quel "sano" cazzotto in faccia che ogni tanto tocca in sorte alle persone arroganti e fastidiose. Una riduzione del (si fa per dire) divino ad umano propedeutica al ridimensionamento politico definitivo del personaggio. Caro Berlusconi, il cazzotto che hai preso non era su "Scherzi a parte" ma faceva parte della realtà che hai evocato come un apprendista stregone.

Intanto su Facebook sono già migliaia e crescono in maniera esponenziale gli italiani diventati fans di Massimo Tartaglia segno che l'autore ha interpretato i sentimenti di una buona parte della popolazione, sicuramente molti di più di quelli che pensa Berlusconi visti i numeri e le percentuali di consenso (virtuale) che aveva evocato pochi minuti prima sul palco

da Indymedia Toscana

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